Da visitare


Chiesa Maria SS del Carmelo
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Di stile neoclassico e a due navate, fu edificata nel 1645 da Francesco Parillo, come risulta da un inventario della Curia del 1728 e dalla seguente iscrizione che si trovava sull'ingresso della chiesa:

FRANCISCO PARIL
GLIO P SE ET UI ER
1645

Tale chiesa sostituì quella di S. Secondino che si trovava nella località "Ortole" e che doveva essere in pessime condizioni, come si può evincere dalla relazione sulla seconda visita ad limina di Mons. Orazio D'Acquaviva, risalente al 1609. L'altare risale al 1876, come si può dedurre da una iscrizione apposta ai piedi dello stesso e dedicata al parroco di allora Andrea Marocco.


Chiesa di S. Andrea
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Si trova nella contrada di Casalicchio ed è la chiesa più antica esistente nel casale di Treglia. A una sola navata, è un grazioso esempio di arte bizantina e risale intorno al 1200. Nel 1468 costituiva parrocchia a sé stante ma, nel 1520, fu annessa alla parrocchia di S. Secondino di Treglia. Durante recenti lavori di restauro, sulla parete absidale sono riaffiorati degli affreschi che attendono di essere restaurati. La predella destra dell'altare è costituita da una epigrafe funeraria dell'antica Trebula, stondata per l'occasione. Le murature della chiesetta accolgono numerosi materiali di reimpiego provenienti da una villa di età romana, i cui ruderi si scorgono nel terreno ad essa antistante.
Di questa chiesa si fa menzione nella relazione della seconda visita ad limina di Mons. Orazio D'Acquaviva.


Fontana
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Risale al 1892. Fino a cinquanta anni fa, quando le abitazioni non erano ancora servite dalla rete idrica, essa costituiva la fonte alla quale le donne attingevano l'acqua. Caratteristica è la vasca rettangolare in calcare che, anni addietro, fungeva da abbeveratoio per animali da soma.


Antico mulino a vento
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Chi è amante delle escursioni in montagna può cogliere l'occasione per fare un salto sul monte S.Erasmo e dare un'occhiata al "mulino a vento". Si tratta di un antico mulino (trasformato in tempi più recenti in cappella), costruito interamente in "pietra viva", che sfruttava l'energia eolica per far ruotare le grosse macine, una delle quali ancora visibile; vale altresì la pena gustarsi gli incomparabili panorami osservabili da quella posizione.


Ruderi delle terme di Trebula Balliensis
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Lungo la strada che collega Treglia alla località "Campole", si possono osservare i resti degli edifici termali dell'antica Trebula Balliensis.


Vicoli
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Si snodano nel centro storico. Caratteristici quelli di Via Grottole, lungo i quali si possono osservare delle cantine (grottole) scavate interamente in banchi tufacei e che servono tutt'oggi a mantenere freschi i vini.